Maxi sequestro alla mafia catanese: una ditta individuale che opera nel settore della coltivazione agricola e della ristorazione e del relativo terreno per un valore di circa 60mila euro sono stati sottratti dalla Guardia di Finanza di Catania ai danni di Giovanni Pappalardo, 46enne indicato quale appartenente a Cosa Nostra di Caltagirone, e dei suoi familiari (tutti residenti a Palagonia). Lo stesso, nell’ottobre del 2020, era già stato sottoposto a un sequestro di beni per circa 270mila euro. L’uomo, condannato in maniera definitiva per rapina e omicidio, è accusato di avere partecipato ad almeno quattro summit tra esponenti dei clan catanesi e calatini di Cosa Nostra. Nelle riunioni si sarebbe discusso del “rappresentante provinciale” e della ripartizione dei ricavi illeciti di sette estorsioni a imprenditori del settore delle costruzioni, del movimento terra e delle onoranze funebri.
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